17 dicembre 2009

...momenti poetici.

C'è qualcosa di più poetico che sedersi sulla tazza del water, e vedere che sul mobiletto di fronte vi sono posati i Sonetti di Shakespeare? (Buon vecchio Blaise).
C'è qualcosa di più meraviglioso che aprire una pagina a caso e leggere:

Il tuo dono, il taccuino, è nel mio animo, bene impresso nella mia memoria imperitura, e vi rimarrà, più che in quei labili caratteri, oltre i limiti del tempo, fino all'eternità. O, almeno, finchè cuore e mente avranno dalla natura il priviliegio di sopravvivere. Finché ciascuno di essi non caderà all'oblio la sua parte di te, il tuo ricordo non potrà svanire. Quel modesto taccuino non potrebbe contenere tanto, né mi serve un registro per conteggiare il tuo caro amore; perciò ho osato da esso separarmi, affidandone il contenuto al mio spirito più fedele. Tenermi qualcosa per ricordarti, significherebbe ammettere ch'io mi possa di te scordare!

(Sonetti, 122esimo, Shakespeare)

01 dicembre 2009

Double decker bus


"Il ragazzo con la spina nel fianco/dietro il rancore nasconde/un atroce bisogno d'amore"


"...all'altezza del capolinea del 16 cominciava la salita e Aidi era impegnata a guidare, e lui sentiva che erano veramente una cosa sola, il petto contro la sua schiena e le mani sui suoi fianchi. I capelli le uscivano dal casco e al vecchio Alex era venuta in mente quella canzone degli Smiths, There's a light that never goes out, dall'album The queen is dead, quando più o meno dice: Non portarmi a casa stasera, pechè non è più la mia casa, ma la loro, e io non sono più il benvenuto. E se un autobus a due piani si schiantasse contro di noi, sarebbe un modo sublime di morire, e se un camion ci uccidesse tutti e due, morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un onore, per me.
E su nastro era ancora niente! Aveva visto un vecchio concerto su Videomusic, e tanto per cominciare c'era Morrissey con quella giacca trionfante e la camicia aperta, che ballava come un clown, epico e grottesco allo stesso tempo, un mazzo di fiori bianchi ammosciati in mano allegoria sublime che ricordava We're the flowers in the dustbin dei Sex, e non appena attaccava And if a double-decker bus crashes into us, il teatro esplodeva, e migliaia di ragazzi si mettevano a cantare QUANTO sognavano di morire insieme.
Be' gli veniva in mente proprio questo. Non che sperasse che Aidi tirasse dritto alla prossima curva in modo da volare giù belli sparati per la scarpata, però tornava fuori un'altra volta la magia di essere insieme, e il fascino di non capire esattamente cosa volessero uno dall'altro, perchè soltanto dandosi la mano - uh - avevano già tutto..."


(Jack Frusciante è uscito dal gruppo - Enrico Brizzi)