10 ottobre 2009

Paradisi artificiali.

Ci sono momenti estramenti particolari nella propria esistenza.
Momenti di non facile comprensione, oscuri, difficili.
Frangenti in cui sono essenziali due cose, anche se in antitesi tra loro: la solitudine, e il supporto degli amici.
Particolari attimi in cui basta davvero poco per precipitare in un profondo e algido abisso. Una notizia, un rapporto che si complica; basta davvero poco per farti fare quel passo decisivo verso l'oscurità più totale.
Baudelaire nell'introduzione di "Paradisi artificiali" sottolinea come siano rari i momenti di pura felicità. Quella gioia che ti fa alzare dal letto con la testa leggera, senza alcuna preoccupazione. E come dargli torto, sensazioni del genere sono davvero rare, eppure incredibilmente preziose e rigeneranti.
Una particolare parola, un gesto, una carezza, durante questi stati d'animo così contriversi assumono un'importanza a dir poco vitale. Trovare un appiglio è quasi doveroso. In un tipo di musica, in un particolare autore, in un' amicizia sensibile. Bisogna restare in qualche modo a galla, evitare di lasciarsi trasportare eccessivamente dall'impetuosa corrente dell'ossessione e della paranoia.
Perchè queste parole? Non lo so.
Forse mi ritrovo in questa particolare fase, o forse no. Non saprei dirlo con certezza. Mi rendo solo conto che a volte scrivere senza avere in testa un preciso argomento è molto piacevole. Lasciarsi trasportare dalle parole, dalle emozioni, dalla testa, dal cuore, ma anche dal fegato e dallo stomaco.
A voi l'arduo compito di interpretare il tutto.
Io vado a fare le nanne.
Nella speranza di risvegliarsi, almeno per una volta, con la sensazione che quest' effimera esistenza possa portarti, ogni tanto, qualche piccola gioia.

6 commenti:

Nella mia soffitta... ha detto...

Ciao...
Ho letto attentamente quello che hai scritto.. ed i tuoi pensieri mi hanno fatto riflettere e pensare a loro volta.. Ed anche se ti conosco da pochissimo.. ecco... mi sono permessa comunque di lasciarti un commento...
Un pò di anni fa.. mi facevo tante domande.. un pò come le tue.. mi chiedevo cosa fosse... dove fosse la felicità... La cercavo ovunque.. ossessivamente.. nei rapporti con le persone.. nelle attività da svolgere.. ma niente da fare... non riuscivo a trovarla...
Ho avuto la fortuna di ricevere dalla vita un bel paio di schiaffoni.. ho imparato a soffrire.. per carità.. le sofferenze devono sempre essere commisurate al modo in cui si vivono le esperienze!...
Questi momenti di dolore del cuore sono però stati la mia fortuna... delle belle docce d'acqua fredda che ti fanno svegliare.. e soprattutto aprire gli occhi...
Quanto mi sento fortunata nella vita? Tantissimo.. e questa fortuna è la mia felicità.. Perchè dalla vita puoi avere tutto o niente.. ed allora tanto vale gioire per ogni cosa bella che ti capita... potrebbe al contrario non accadere niente.. o accadere qualcosa di peggio... :-)

Bisogna essere positivi.. energia positiva attrae positività.. sorrisi attraggono sorrisi.. gioia attrae felicità...

Le domande sono già una mezza risposta.. Ci sei vicino..

scusa per l'invadenza...

ti auguro una buona dolce notte...
e domattina un risveglio sorridente

Alister ha detto...

@Chiara

Direi che ho avuto un buon fiuto quando ho cliccato sul tastino "Segui" sul tuo blog.
TI ringrazio molto per questo commento, e sono estremamente d'accordo sui pensieri che hai espresso. C'è un solo piccolo problema, e cioò che non riesco ad essere positivo come vorrei. E questo forse è dovuto dal fatto che tutti gli "schiaffoni" e tutta la "sofferenza" sembrano, almeno nel mio caso, portare solo altri schiaffoni e altra sofferenza. Ma ultimamente sto cercando di non pensarci, di concentrarmi su cose più concrete, che mi tengano la mente il più occupata possibile.

Ancora mille grazie per la tua sensibilità.
Auguro una buona notte e un felice risveglio anche a te :)

P.S. invadi questo spazio quanto e quando vuoi!

Anonimo ha detto...

oh mimmuzzo, siamo compagni e per nulla amici. se fossi tuo amico saprei di cosa parli, invece no. pazienza. e cmq su cn la vita, ho caito ke BODELER diceva bla bla bla... ma qst xsone erano soltanto molto tristi e insoddisfatte! susu
Dino.

Alister ha detto...

Dino, nessuno sa di cosa parlo.
Forse neanche io.
Questo era solo un lasciar andare le dita sulla tastiera.
Che poi rilevi o meno delle verità, non ci è dato saperlo.
Almeno per il momento.
Grazie per la visita.
ciao.

Anonimo ha detto...

ah quindi nn hai amici!!
(si , è un commento acido.)
dino.

Alister ha detto...

Non avrei amici se fosse vera la tua affermazione: "se fossi tuo amico saprei di cosa parli, invece no."

E invece non ne essendo certi che sia vera, che anche l'amico più intimo debba per forza essere a conoscenza dei problemi dell'altro... ti dico, si, ho parecchi amici.